Monte Bianco

Monte Bianco

MONITORAGGIO METEOROLOGICO

LUOGO: Monte Bianco, versante italiano

CLIENTE: ARPA Valle d'Aosta

PERIODO: 2015 - in corso

 

Nel 2015 ARPA VDA ed EV-K2-CNR hanno commissionato ad Hortus la progettazione e fornitura di una stazione meteorologica da installarsi appena sotto la cima del Monte Bianco, in prossimità del Colle Major, a 4750 m sul livello del mare.
Hortus ed EV-K2-CNR detengono un importante esperienza nell’installazione di stazioni di monitoraggio in alta quota e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA VDA) è un’esperta delle condizioni meteorologiche caratteristiche del suo territorio.
La stazione meteorologica più alta d’Europa deve soddisfare un’ampia gamma di requisiti per poter resistere alle condizioni estreme presenti in questo ambiente infatti, a causa dell’inaccessibilità di questo sito, il sistema deve assicurare la massima affidabilità ed i dati devono essere raccolti automaticamente da remoto.
La stazione è equipaggiata con due pannelli solari, per un totale di 120W, in modo da mantenere cariche le due batterie tampone che alimentano l’intero sistema, progettato appositamente minimizzando i consumi per rendere possibile il corretto funzionamento anche durante i lunghi periodi di congelamento dei pannelli solari.
Per soddisfare tutte queste esigenze, Hortus ha scelto di utilizzare il datalogger Campbell Scientific CR3000 con range di temperatura esteso come unità di acquisizione centrale. Questo dispositivo registra un’intera serie di parametri che include pressione atmosferica, temperatura e umidità relativa dell’aria, velocità e direzione del vento, radiazione solare diretta e riflessa, altezza della neve e precipitazione sia in forma liquida che solida. Tutti i dati registrati vengono periodicamente trasmessi utilizzando la connettività cellulare.
Inoltre il sistema è stato equipaggiato con un modem satellitare basato sulla costellazione Iridium che assicura la disponibilità dei parametri più importanti in qualsiasi situazione, anche nel momento in cui dovessero verificare interruzioni temporanee della copertura di rete cellulare.
Il progetto è iniziato nell’estate del 2014 con la realizzazione del basamento a cui, soltanto un anno dopo, è stata ancorata la struttura poiché le difficoltose condizioni meteorologiche autunnali non hanno permesso l’installazione della stazione. Tutti i supporti dei sensori sono stati premontati e cablati sul traliccio in alluminio particolarmente resistente che sostiene l’intero sistema prima di trasportarlo dall’hangar di Courmayeur alla piattaforma di aggancio con un elicottero. Le operazioni di trasporto e posizionamento, nonostante siano state molto complesse e spettacolari, hanno avuto buon esito e la stazione è stata definitivamente attivata in Luglio 2015.

 

La stazione è tutt’oggi operativa e viene manutenuta periodicamente dal personale di Hortus. Nonostante le condizioni estreme in cui opera, il flusso dati non è praticamente mai stato interrotto e la base dati costruita è consistente e di grande valore per coloro che utilizzando questi dati per studiare gli effetti del cambiamento climatico.

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