CMG Sondrio
MONITORAGGIO GEOTECNICO
LUOGO: Regione Lombardia, Italia
CLIENTE: ARPA Lombardia
PERIODO: 2009 - 2015
Hortus si è aggiudicata l’appalto per l’aggiornamento dei sistemi di acquisizione della rete geotecnica del Centro Monitoraggio Geologico di Sondrio di ARPA Lombardia e per la realizzazione della piattaforma di gestione dei dati creando così uno dei primi veri sistemi integrati per la mitigazione del rischio idrogeologico, caratterizzato da standard di qualità e di innovazione tecnologico-scientifica di altissimo livello.
Il team ha eseguito un completo aggiornamento sistemistico e funzionale di 64 stazioni automatiche per il monitoraggio di parametri geotecnici e idrometeorologici.
Al fine di assicurare un’elevata disponibilità dei dati rilevati, per la prima volta i sistemi di acquisizione dati vengono dotati di un doppio sistema di trasmissione GSM/GPRS e radio UHF che condividono lo standard trasmissivo basato sul protocollo TCP/IP.
Inoltre, grazie alla positiva e consolidata esperienza nella gestione del progetto di sviluppo della piattaforma integrata per la gestione dei dati rilevati dalle diverse reti di monitoraggio (REM), ARPA Lombardia incarica Hortus di progettare e realizzare il front-end web del CMG che implementa una vera e propria piattaforma di gestione in tempo reale dei dati, corredata da un sofisticato sistema di allarmistica e di monitoraggio dello stato di funzionamento della rete automatica.
Nel 2013, la riattivazione della frana di Pal in Valcamonica consente a Hortus, nell’ambito dell’installazione di un nuovo monitoraggio del dissesto, di proporre due nuove soluzioni innovative:
• architettura di acquisizione WSN (Wireless Sensor Network)
• l’utilizzo della trasmissione satellitare basata sul protocollo TCP/IP come backup in caso di assenza o malfunzionamento della trasmissione GSM/GPRS
entrambe le soluzioni verranno collaudate ed adottate da ARPA Lombardia che ne prescriverà l’utilizzo nelle successive gare d’appalto.
Nel caso della frana di Pal è stato possibile realizzare un monitoraggio distribuito grazie all’implementazione dell’innovativa architettura di acquisizione WSN (Wireless Sensor Network), basata su:
• una stazione centrale dotata di datalogger per l’archiviazione e la trasmissione dei dati in tempo reale;
• nove nodi periferici, energicamente autonomi grazie al piccolo panello solare montato a bordo, in grado di eseguire la lettura dei sensori collegati ed inviarle all’unità master sfruttando il collegamento radio ad 868 MHz.
Anche in questo caso l’utilizzo di una rete con architettura wireless si è rivelata vincente permettendo una significativa riduzione:
• dei tempi di installazione e attivazione del sistema, aspetto fondamentale vista la dinamica attiva del fenomeno
• dei rischi per il personale durante la fase di installazione delle apparecchiature
• dei costi, non dovendo ricorrere alla posa delle tratte di collegamento dei sensori che sarebbero oltretutto soggette a danneggiamenti dovuti alla caduta di materiale detritico e possibili convogliatori di fulminazioni