Rete limnologica UNIBS
MONITORAGGIO IDROLOGICOMONITORAGGIO METEOROLOGICO
LUOGO: Regione Lombardia, Italia
CLIENTE: Università di Brescia
PERIODO: 2008 - in corso
Da più di quindici anni Hortus supporta il Dipartimento DICATAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edilizia e Matematica) dell’Università di Brescia nello sviluppo e mantenimento di una rete di monitoraggio limnologico sui Laghi d’Iseo e di Garda. Questi due bacini rappresentano una fondamentale risorsa idrica, ambientale ed economica per il territorio. Per consentirne una vera tutela è necessario eseguire misurazioni accurate e continue in grado di caratterizzare lo stato di salute delle acque. I dati acquisiti rappresentano una sorgente informativa di vitale importanza per le attività di ricerca sull’idrodinamica lacustre e hanno consentito per la prima volta la comprensione di importanti meccanismi di scambio energetico e di mescolamento delle acque monitorate.
La rete di monitoraggio del Lago d’Iseo è composta da 5 sistemi così distribuiti:
- stazione idrometeorologica installata sulla costa settentrionale a Castro
- stazione idrometeorologica installata sulla costa meridionale ad Iseo
- stazione idrometeorologica galleggiante installata sotto la Cima Trentapassi
- stazione idrometeorologica installata presso le Torbiere del Sebino
- stazione con telecamera ad alta risoluzione installata presso la Cima Trentapassi
I sistemi sono equipaggiati con diverse tipologie di sensori che permettono il controllo in continuo dei seguenti parametri:
- condizioni anemometriche, intensità e direzioni del vento
- forzanti meteorologiche necessarie per la quantificazione dei flussi termici entranti nel lago quali radiazione solare ad onde corte, temperatura e umidità dell’aria
- radiazione totale netta sulla superficie del lago per la quantificazione dei flussi termici uscenti dal lago
- oscillazioni del livello idrometrico del lago e pressione atmosferica
- undici temperature dell’acqua distribuite fino a 100m di profondità
- contenuto di ossigeno disciolto a 75m di profondità
- flusso fotografico ad alta risoluzione inquadrante l’immissione del Fiume Oglio
Per il monitoraggio del Lago di Garda è stata realizzata, in una prima fase, una stazione galleggiante di fronte alla rocca di Manerba in un punto in cui il lago è profondo 100m. Questa stazione si trovava in una posizione ideale per esposizione e rappresentatività delle misure, purtroppo però due atti vandalici immotivati ne hanno obbligato la dismissione. Il sistema è stato quindi riconfigurato per essere installato presso l’Isola del Garda dove acquisisce:
- condizioni anemometriche, intensità e direzioni del vento
- undici temperature dell’acqua distribuite fino a 90m di profondità
- contenuto di ossigeno disciolto a 90m di profondità
- temperatura e umidità dell’aria
La stazione consentirà di comprendere i meccanismi di circolazione delle acque del lago di Garda e di monitorarne quindi lo stato di salute. Una consistente serie dati permetterà di:
- monitorare la circolazione degli strati più profondi del lago. Al termine dell’inverno avviene un processo di mescolamento fra l’acqua superficiale e profonda, senza il quale l’ossigeno nella parte più profonda del lago è destinato presto ad esaurirsi. Per questo è fondamentale capire meglio la dinamica di questo fenomeno sotto l’azione delle forzanti esterne, in quanto c’è evidenza che il riscaldamento globale stia limitandone la frequenza nei laghi profondi sub-alpini;
- studiare l’impatto del cambiamento climatico sulla temperatura del lago. E’ provato a livello internazionale che una delle conseguenze è il riscaldamento dell’acqua dei laghi sub-alpini, ma in maniera differente tra lago e lago;
- calibrare i modelli matematici che consentano di descrivere correttamente il campo delle correnti in tutto il lago come pure di simulare l’evoluzione delle sue condizioni in scenari climatici o di intervento futuri;
- rivelare l’esistenza di onde alte decine di metri(sesse interne) che si svolgono al di sotto della superficie, non visibili dall’occhio umano e responsabili fondamentali del meccanismo delle correnti del lago.
La stazione idrometeorologica operativa presso le Torbiere del Sebino ha invece contribuito a fornire dati preziosi alla valutazione della circolazione interna mediante lo sviluppo di un modello idrodinamico tridimensionale. I risultati di questi studi hanno identificato una possibile strategia di recupero e ripristino di questa importante Riserva Naturale avente funzione di drenaggio di un bacino fortemente antropizzato che purtroppo ne ha gradualmente peggiorato lo stato di salute. Le Torbiere del Sebino sono un insieme di specchi d’acqua, piccoli boschi, canneti e prati che creano un habitat unico in provincia di Brescia. Rappresenta una delle zone umide più estese della Pianura Padana centrale e detiene un’importanza internazionale, dato che ospita decine di specie di uccelli migratori, che qui trovano rifugio e cibo durante i loro viaggi intercontinentali.
Una delle peculiarità che caratterizza i sistemi è la dinamica temporale ad alta frequenza dei profili di temperatura, risulta infatti indispensabile per comprendere alcuni aspetti fondamentali dell’idrodinamica del lago. I sistemi trasmettono i dati acquisiti in tempo reale e vengono pubblicati sul sito web del DICATAM in un’ottica di condivisione con tutti gli interessati ed in linea con le recenti tendenze della “Citizen Science”, volte a supportare un coinvolgimento sempre più diretto della popolazione nelle attività di ricerca.
Per maggiori informazioni ed approfondimenti tecnico-scientifici:
DICATAM – UNIBS: https://hydraulics.unibs.it/hydraulics/
DICATAM – UNIBS: https://hydraulics.unibs.it/hydraulics/attivita-scientifica/laghi_pvbs/
DATI LAGO D’ISEO: https://hydraulics.unibs.it/hydraulics/il-monitoraggio-del-lago-diseo/real-time-data-from-lake-monitoring-system/
DATI LAGO DI GARDA: https://hydraulics.unibs.it/hydraulics/il-monitoraggio-del-lago-di-garda/real-time-data-from-garda-lake-monitoring-system/